ATTIVITÀ CLINICA E DISCIPLINE

Cenni sul metodo di lavoro

Una particolare attenzione viene posta alla sanificazione, alla disinfezione dello studio ed alla sterilizzazione dello strumentario.


La sanificazione e la disinfezione vengono realizzate da personale adeguatamente preparato, utilizzando i protocolli più recenti per impedire la trasmissione crociata di agenti potenzialmente patogeni.  


La sterilizzazione viene ottenuta utilizzando autoclavi di ultima generazione in grado di fornire la verifica e la registrazione automatica dei processi con l’identificazione sulla busta di mantenimento del numero di lotto e della data di sterilizzazione per ogni strumento.


Infine, per quanto riguarda la protezione del paziente, tutte  le zone operative sono provviste di un meccanismo di sanificazione dei liquidi dei circuiti interni che viene attivato quando si provvede alla disinfezione esterna dell’apparecchiatura al termine di ogni seduta terapeutica.

La sequenza del trattamento dei pazienti del nostro Studio è basata su tre fasi:

la diagnosi, la fase di terapia attiva e la fase di mantenimento.

La diagnosi viene elaborata in seguito ad un esame dettagliato e completo del sistema stomatognatico del paziente che include l’anamnesi medica e quella dentale oltre all’esame intraorale ed alla raccolta ed elaborazione degli esami diagnostici strumentali (esami medici, radiografie, impronte e modelli diagnostici, analisi di laboratorio ecc.)


Al completamento della fase diagnostica, la fase di terapia attiva vera e propria è organizzata tramite appuntamenti concordati di norma con buon anticipo. Le sedute sono stabilite raggruppando le fasi di terapia in modo razionale e sequenziale.


Al completamento della fase di terapia attiva, obiettivo del nostro Studio è preservare la salute orale dei nostri pazienti tramite un supporto adeguato di prevenzione e mantenimento. 

Prevenzione e Profilassi

La Vision che lo Studio Bariani ha fatto propria consiste, ovviamente, nell’indirizzare il paziente a conquistare e a mantenere costante nel tempo una soddisfacente condizione di salute del suo cavo orale.

La Mission, di conseguenza, si traduce nei necessari interventi di:

  • Prevenzione
  • Profilassi

affiancati da un’azione di dialogo e condivisione col paziente delle strategie con le quali prevenzione e profilassi possano attuarsi nella quotidianità.

Prevenire, infatti, significa evitare che insorgano malattie tipiche del cavo orale, quali la carie o la parodontite; pertanto, sarà necessario guidare il paziente, fin dall’infanzia:

  • ad adottare una dieta alimentare adeguata, povera di zuccheri;
  • a praticare una corretta igiene dentale, facendo seguire ai pasti principali l’uso corretto dello spazzolino e del filo interdentale, rimuovendo nel modo più accurato possibile i residui alimentari e la placca batterica;
  • a sottoporsi a regolari controlli periodici, sia per procedere ad una più approfondita igiene professionale, sia per essere eventualmente sottoposto a terapie ortognatodontiche, volte ad ottenere un allineamento regolare dei denti che ne faciliti la detersione autonoma.

Fare profilassi, allo stesso modo, comporta, da parte del paziente, l’assunzione di comportamenti utili a difendersi da malattie a carico del cavo orale, come l’abitudine di sottoporsi:

  • a sigillature dei solchi dentali con materiali resinosi, specie durante l’infanzia e l’adolescenza, fasi in cui i denti si cariano più facilmente;
  • ad applicazioni di fluoro per proteggere più efficacemente lo smalto.

L’acquisizione di queste buone pratiche sarà la base di una nuova consapevolezza culturale da parte del paziente che sarà incoraggiato a porre al centro della sua attenzione la conservazione del proprio patrimonio biologico.

Radiologia

Al fine di eseguire una più approfondita analisi diagnostica e di affinare un’adeguata ed efficace terapia a vantaggio dei nostri pazienti, lo Studio Bariani ha provveduto a dotarsi di attrezzature radiologiche aggiornate secondo gli standard più avanzati, collocate in ognuna delle zone operative. Nel dettaglio:

  • Radiologia endorale digitale risulta utile in fase diagnostica, intraoperatoria, a scopo conservativo, endodontico, parodontale, protesico e chirurgico;
  • Ortopantomografia digitale viene utilizzata per ottenere una visione d’insieme delle strutture ossee nell’area mascellare e temporo-mandibolare, compresi i seni nasali;
  • TAC CONE BEAM 3D digitale riduce l’esposizione del paziente alle radiazioni ed elimina l’effetto claustrofobico di una TAC tradizionale, consentendo altresì di ottenere un’immagine tridimensionale del cranio o delle ossa interessate: il che rende più precisi ed efficaci interventi chirurgici e implantologici;
  • Tele-radiografo digitale consente all’odontoiatra di avere una visione d’insieme dell’anatomia della testa per capire se la posizione reciproca delle arcate dentarie sia corretta e se i denti siano nella giusta posizione rispetto alle ossa; esso permette, quindi, di pianificare interventi correttivi ortognatodondici.

Un’ovvia precisazione è che tutte le apparecchiature radiologiche sono a bassissima emissione di radiazioni, a tutela del paziente.

Sedazione Cosciente - Anestesia Locale e Generale

Le pratiche della Sedazione cosciente e dell’Anestesia sia locale che generale, si rendono necessarie qualora il paziente incontri difficoltà ad affrontare le cure odontoiatriche, o perché non controlla il suo stato d’ansia, a causa di esperienze pregresse ad esse riconducibili, o perché mal sopporta il dolore fisico. A tali condizioni possono ovviare:

  • gli anestetici locali, che, se usati correttamente, possono attenuare fino ad annullare completamente la percezione del dolore;
  • la sedazione cosciente, in genere praticata quando il paziente si trova ad affrontare un intervento in anestesia locale di una durata significativa (2-3 ore); essa consiste nella somministrazione, per inalazione, per via sublinguale o endovenosa, di farmaci, che gli consentono di non avvertire sensazioni dolorose e di restare collaborativo, senza perdere conoscenza;
  • l’anestesia generale, a cui si ricorre nei casi più gravi di odontofobia o di intervento chirurgico più impegnativo, perché la sua somministrazione prevede il ricovero del paziente in una clinica, dunque in un ambito ospedaliero, dove egli sarà completamente sedato, per cui non avvertirà dolore fisico, né disagio psicologico.

Odontoiatria Conservativa per l’Infanzia, l’Adolescenza e l’Età Adulta

La premessa necessaria ad affrontare il problema dell’Odontoiatria conservativa è che le terapie da adottare su pazienti bambini e pazienti adulti possono sembrare simili solo all’apparenza, ma differiscono profondamente nella misura in cui ci si trova di fronte a situazioni specifiche di quella fase della vita, come una dentatura decidua o in fase di permuta o le conseguenze di traumi da caduta o da impatto, che abbiano avuto ripercussioni sui denti.

Diversa è anche – sul piano psicologico - l’attenzione che bisogna porre alla persuasione del paziente bambino, che va predisposto ad accogliere serenamente le cure odontoiatriche, in un ambiente accogliente a cominciare dall’atteggiamento nei suoi confronti: ascolto, coinvolgimento emotivo, rassicurazione e sollecitazione della sua collaborazione. In tal modo, si eviterà che possa insorgere in lui quell’odontofobia che potrebbe condizionare negativamente anche il suo futuro rapporto con le terapie odontoiatriche e con la figura stessa dell’odontoiatra.

La preoccupazione psicologica determina, oltre che il ricorso a tecniche che rendano indolori le cure, anche la durata più breve degli interventi terapeutici sui bambini, rispetto a quelli operati sugli adulti, anche per il diverso livello collaborativo che le due tipologie di pazienti possono offrire.

Tempi più brevi dedicati alle terapie dei piccoli pazienti non sono necessariamente attribuibili alla facile soluzione dei problemi a carico dei denti da latte, cioè alla loro estrazione, nella certezza che saranno sostituiti da quelli definitivi. L’estrazione, infatti, non può essere decisa con leggerezza, soprattutto se dovesse avvenire in tempi troppo precoci, rispetto a quelli in cui avviene normalmente la permuta. È necessaria, di volta in volta, una valutazione caso per caso, che tenga conto delle conseguenze causate dall’estrazione del dente da latte sul dente permanente sottostante, che potrebbe non trovare spazio adeguato al momento della sua eruzione. Se in alcuni casi essa non causa problemi all’eruzione dei denti sottostanti, in altri interferirà negativamente. Pertanto, potrà succedere che si possa estrarre un dente deciduo, anche se non molto cariato, perché ciò non arrecherà danno all’eruzione dei denti permanenti; ma potrà anche succedere che si cerchi di conservare un dente deciduo molto cariato, per dar tempo ai permanenti di subentrare correttamente. Lo stesso criterio vale per i denti decidui traumatizzati.

L’odontoiatria conservativa per l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta  è quella disciplina odontoiatrica che si pone come obiettivo la risoluzione di problemi diversi:

  • per ricostruire , attraverso l’utilizzo di resine indurite mediante un meccanismo di fotopolimerizzazione, parti della corona dentale erose dall’asportazione dello smalto e della dentina cariata;
  • per sostituire la perdita di tessuti della corona con manufatti predisposti dall’odontotecnico sulla base di modelli ottenuti dalle impronte rilevate dall’odontoiatra: intarsi in composito o ceramica, se la perdita è limitata; corone in ceramica, se la perdita è stata più consistente o se il dente è stato devitalizzato;
  • per garantire un soddisfacente effetto estetico, ragione per la quale i manufatti realizzati dall’odontotecnico verranno adesi al dente mediante cementi a base resinosa.

L’odontoiatria conservativa si preoccupa anche di affrontare la causa della carie profonda, quella che causa l’infiammazione della polpa dentaria, all’interno della corona e delle radici del dente, la pulpite, che procura al paziente un dolore molto intenso. La pulpite può degenerare in necrosi pulpare e dar luogo ad un granuloma apicale. Pertanto, con o senza dolore, è necessario intervenire con una terapia canalare o devitalizzazione che consiste nell’asportazione sia della polpa contenuta nella corona, sia di quella contenuta nei canali radicolari e nella sua sostituzione con materiale inerte e biocompatibile. La terapia canalare è in genere indolore, ma prevede tempi abbastanza lunghi, in rapporto al numero e alla forma dei canali presenti all’interno del dente da trattare.

Per garantire un’esecuzione corretta a tali operazioni è necessaria l’adozione di tecniche come quella di sagomare, sterilizzare e otturare i canali radicolari, operazioni che vanno condotte isolando quelle aree dalla saliva e dai batteri in essa contenuti, con uno strumento apposito, denominato diga: un foglio di gomma sostenuto da un telaietto fissato attorno alla corona del dente, in modo tale da isolarlo all’interno del cavo orale. Diga, rilevatore di apice, strumenti rotanti al nickel-titanio, mezzi di ingrandimento della visione sono dotazioni nell’ambito dell’endodonzia, che lo studio Bariani offre ai suoi pazienti per garantire l’efficacia e la durata nel tempo delle terapie a cui vengono sottoposti.

L’Ortognatodonzia per l’Infanzia, l’Adolescenza e l’Età Adulta

È opinione comune e molto diffusa che l’Ortodonzia abbia come scopo quello di conferire al paziente bambino, adolescente o adulto un sorriso perfetto, coi denti ben allineati, componente indispensabile di un viso esteticamente gradevole. In realtà, l’importanza dell’Ortodonzia va ricercata altrove: nella funzionalità dell’articolazione temporo-mandibolare legata alla crescita delle ossa mascellari e al posizionamento dei denti. Quali funzioni, esercitate da quali organi sono strettamente correlate alle ossa mascellari e al posizionamento dei denti?

  • La respirazione, che deve avvenire attraverso le vie nasali e non attraverso la bocca;
  • La deglutizione, che deve essere compiuta senza l’interposizione della lingua, tipica del lattante;
  • La fonazione, che deve essere resa possibile dalla rimozione di ostacoli rappresentati da frenuli o da posizioni irregolari della mascella;
  • La masticazione, che può risultare difficoltosa, se la mandibola o i denti non sono correttamente posizionati.

La pluralità delle funzioni esercitate dai molti organi e dalle ossa coinvolte, ha fatto sì che venisse corretta l’originaria dicitura “Ortodonzia” nella moderna definizione di Ortognatodonzia, che sottolinea la priorità del trattamento ortopedico sulla mascella, - mediante apposite apparecchiature -, rispetto a quello ortodontico , mirato specificamente al corretto allineamento dei denti e ottenuto anch’esso grazie ad apparecchi correttivi o, nei casi più critici, attraverso interventi di Chirurgia ortognatodontica.

Un’altra convinzione comune è che l’ortodonzia abbia una finalizzazione quasi esclusiva nell’ambito dell’infanzia, quando invece le sue tecniche sono ormai comunemente applicate con successo anche a pazienti adulti: l’unica differenza è che sul bambino si interviene mentre la crescita scheletrica è ancora in corso; invece, nel paziente adulto è possibile agire solo sui movimenti dentali, che richiedono tempi più lunghi, che variano a seconda che l’età sia più o meno avanzata e con l’ausilio di apparecchi di contenzione che garantiscano la tenuta dei risultati.

Pur privilegiando la funzionalità nell’intervento terapeutico, lo Studio Bariani non trascura la preoccupazione estetica del paziente, al quale propone soluzioni e strumenti raffinati come le mascherine invisibili.

Parodontologia

La carie non è l’unica causa delle malattie odontoiatriche: essa colpisce soprattutto pazienti in età infantile e adolescenziale; invece, nei pazienti adulti, sono più frequenti patologie che si sviluppano non direttamente nel dente, ma nei tessuti di sostegno, primo fra tutti la gengiva, poi più in profondità, l’osso alveolare, il legamento parodontale e il cemento radicolare.

Responsabile di tali malattie è la placca batterica, che si deposita tra il dente e la gengiva, quando non viene rimossa tempestivamente, correttamente e completamente durante l’igiene orale: essa causa spesso l’infiammazione, gengivite marginale, ed il conseguente sanguinamento della gengiva, quando viene sottoposta al regolare spazzolamento.


Ad una gengivite marginale si può facilmente porre rimedio ricorrendo ad una seduta di igiene orale professionale, con cui si provvede ad asportare il tartaro, cioè la mineralizzazione della placca dentaria, causata dai sali contenuti nella saliva. In quella sede, gli igienisti provvedono ad insegnare le tecniche più corrette per utilizzare efficacemente lo spazzolino e il filo interdentale, oltre che a suggerire consigli fondamentali per quanto concerne l’alimentazione. Pratiche di spazzolamento imprecise o scorrette possono determinare, infatti, recessioni gengivali, correggibili soltanto con interventi di chirurgia mucogengivale.


La fase della gengivite marginale non va sottovalutata, perché il rischio conseguente alla mancata cura dell’igiene orale e alimentare è rappresentato da una degenerazione dell’iniziale infiammazione in una vera e propria patologia che colpisce i tessuti sottostanti e assume un carattere di irreversibilità, giacché essa non è più risolvibile ricorrendo alle semplici pratiche igieniche sopra illustrate. La trascuranza o la sottovalutazione delle stato infiammatorio della gengiva, infatti, provoca la malattia parodontale vera e propria, che minaccia l’osso alveolare e il legamento parodontale, indebolendo il dente e la sua stabilità. Il rimedio a questa situazione è offerto da sofisticate terapie microchirugiche, quali gli interventi di chirurgia parodontale resettiva o rigenerativa, attuabili solo su pazienti collaborativi per quanto concerne la cura dell’igiene orale.

Lo Studio Bariani, pertanto, riserva un’attenzione particolare alle terapie più efficaci e alle tecniche più sofisticate che consentano al paziente adulto di conservare il più a lungo possibile il proprio patrimonio biologico. 

Implantologia

In passato, la prospettiva della perdita dei denti o edentulìa era vissuta dai pazienti con grande apprensione, non solo per il timore di una ridotta funzionalità nella masticazione dei cibi, ma soprattutto per il disagio psicologico causato dal ricorso a protesi mobili, di effetto sgradevole da un punto di vista estetico.

Oggi, invece, gli impianti osteointegrati risultano molto efficaci su entrambi i versanti: quello della funzionalità e quello dell’estetica, con ovvie ripercussioni positive a livello psicologico. Tuttavia, l’inserimento di un impianto osteointegrato è un intervento chirurgico che non va né enfatizzato nei suoi risvolti operatori tanto da indurne timore nel paziente, né sottovalutato o banalizzato. Fondamentale – per lo Studio Bariani – è la rassicurazione del paziente, soprattutto per quanto concerne la percezione del dolore fisico, sia durante l’intervento che nella fase postoperatoria, quando il disagio del paziente sarà dovuto principalmente al gonfiore nell’area interessata. Anche in questo caso, però, soccorrono farmaci antiedemigeni e antidolorifici.

In fase d’intervento, esistono farmaci somministrabili in anestesia locale che inibiscono completamente la trasmissione dello stimolo del dolore; nel caso di stati d’ansia più gravi, si ricorre alla sedazione cosciente, tecnica applicata da un anestesista di comprovata esperienza e competenza. Se si tratta di interventi chirurgici molto complessi o di soggetti con un ridotto controllo del proprio stato d’ansia, è necessaria un’anestesia generale, che può essere praticata solo in un ambiente clinicizzato.

Di questo tipo di complessità sono certamente gli interventi mediante i quali gli impianti devono essere inseriti in una sede ossea di dimensioni insufficienti. In questi casi, si ricorre a tecniche di osteintegrazione avanzata, volte ad ottenere incrementi ossei orizzontali e verticali:

  • rialzo del seno mascellare;
  • rigenerazione ossea guidata;
  • innesti di osso omologo o eterologo

interventi che richiedono conoscenze e competenze specifiche e approfondite da parte di tutta l’équipe operatoria. Le stesse abilità occorrono per affrontare:

  • il carico immediato, che prevede, seguendo particolari protocolli l’applicazione immediata della protesi sull’impianto inserito;
  • l’implantologia post-estrattiva, che prevede l’inserimento dell’impianto nell’alveolo dentario immediatamente dopo l’estrazione;

due tecniche che riducono i tempi di terapia, oltre che il disagio del paziente nel decorso post-operatorio.

Tra le più raffinate va annoverata la tecnica all on four, che consiste nel posizionare con un solo intervento 4 impianti in particolari posizioni strategiche.

La punta più avanzata delle innovazioni tecnologiche in ambito implantologico è rappresentata da metodologie che si basano sull’analisi computerizzata delle immagini TAC per inserire gli impianti con la massima precisione nello spazio consentito dalle strutture ossee.

Quelle finora illustrate sono tecniche e metodologie d’intervento particolarmente sofisticate, praticate dal Dottor Bariani che può contare su un percorso di perfezionamento clinico trentennale nelle riabilitazioni implanto-protesiche semplici e complesse.

Odontoiatria Protesica

L’Odontoiatria protesica si propone come scopo quello di restituire al paziente adulto la funzionalità nella masticazione e la soddisfazione dell’esigenza estetica, venute meno, entrambe, a causa del verificarsi di un’edentulìa parziale o totale.


In Odontoiatria, occorre distinguere tra:

  • Protesi fisse, più durature, confortevoli e di apprezzabile effetto estetico, costituite da manufatti che vengono applicati su denti naturali o su impianti, sia in via provvisoria che definitiva, su cui il paziente non può intervenire autonomamente per procedere alla rimozione;
  • Protesi rimovibili, meno sofisticate, meno costose, ma pur sempre valide sul piano funzionale ed estetico, costituite da apparecchi che il paziente può facilmente rimuovere per realizzare l’igiene orale domiciliare.

Le più recenti protesi adesive, costituite da rivestimenti esterni – le cosiddette faccette – e da coperture con corone senza metallo, garantiscono sia un risultato estetico apprezzabile che una maggiore funzionalità, grazie all’utilizzo di nuove tecniche di adesione e ad una notevole riduzione del tessuto dentale da asportare.

La predisposizione di tali soluzioni protesiche è affidata dallo Studio Bariani a laboratori odontotecnici che utilizzano strumentazioni e materiali all’avanguardia e consolidato da un lungo rapporto di collaborazione.

Gnatologia

La Gnatologia è un settore della Medicina afferente all’Odontostomatologia; pertanto, essa si occupa della fisiologia e della fisiopatologia del complesso cranio-cervico-mandibolare e, in particolare: delle articolazioni Temporo-Mandibolari , del rapporto tra gli elementi dentari delle arcate in posizione di chiusura (Occlusione) e delle funzioni correlate, quali la deglutizione, la masticazione e la respirazione, oltre che della prevenzione, della diagnosi e dei trattamenti di riabilitazione conseguenti alle problematiche che possono insorgere, come il Bruxismo o il Serramento Patologico, aggravati dalle condizioni di stress a cui il paziente può essere sottoposto dai ritmi frenetici della vita moderna. A conferma della connessione tra il disturbo e il disagio psicologico, le indagini statistiche hanno dimostrato come queste patologie siano più diffuse nelle grandi città, dove la loro incidenza causa notevoli costi lavorativi, proprio per le conseguenze invalidanti che esse provocano nei soggetti colpiti.


Un’occlusione dentale imperfetta, magari associata a condizioni di stress, può creare una disfunzione dei muscoli e delle strutture articolari della mandibola, che viene denominata Disordine Cranio Cervico-Mandibolare, che si manifesta con sintomi molto simili a quelli delle comuni cefalee. Per contrastarla, viene adottata una terapia piuttosto complessa, mirata a correggere parzialmente o totalmente l’occlusione e a ridurre gli spasmi dei muscoli coinvolti nella masticazione.

Strumento fondamentale nella diagnosi di questa malattia è l’Elettromiografia, che consente di misurare l'attività elettrica dei muscoli masticatori in contrazione, cioè di verificare lo stato dell'equilibrio neuromuscolare dei muscoli masticatori quando i denti vengono a contatto tra di loro. Il medesimo strumento, a cui si può ricorrere ripetutamente perché non produce effetti collaterali dannosi, consente anche di controllare l’efficacia del Bite, una placca di resina, che rappresenta la terapia più frequente in questi casi, utilizzata per migliorare la funzionalità muscolare ed eliminare i problemi di occlusione.

Queste terapie inziali consentiranno, in seguito, di ottenere risultati definitivi a livello occlusale, eventualmente attraverso il ricorso a interventi ortodontici o all’applicazione di protesi.

Nella maggior parte dei casi, comunque, i trattamenti rispondono positivamente all’esigenza primaria del paziente gnatologico, che è quella di attenuare fino ad eliminare il dolore persistente che lo affligge.

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